mercoledì, settembre 21, 2011

Krisnamurti?

L'esperienza rende il presente una cosa pesante.
Il passato inutile fardello.

R. Buchago 2011.

lunedì, settembre 19, 2011

sabato, settembre 17, 2011

Las Pezia reloaded. Resoconto del visitatore.

On the road of Las Pezia
Il viaggio inizia in un’assolata domenica di metà Agosto e mi conduce verso la ridente località di Piana Battolla a metà strada tra mari e monti. Inizio subito a notare la duplice natura del territorio: da un lato così generoso di panorami e bellezze naturali ma dall’altro rapace visto il numero di autovelox presenti in tutta la Provincia (per non parlare poi dell’autovelox capolavoro incontrato non mi ricordo più bene dove, una specie di mini-tutor cittadino che mi è sembrato un’idea assolutamente “geniale”). Del resto si tratta di un territorio certamente non facile da gestire con questi chiari di luna e quindi si capisce anche la presenza dei suddetti predatori…In ogni caso il B&B Il Parco è un posto piacevole a gestione familiare ed alla sera c’era sempre una piacevole frescura che in questi giornate di caldo anomalo era particolarmente apprezzabile. La prima sera ho cenato presso il ristorante al Castello nel paese di Calice al Cornoviglio: luogo che ho pensato bene di profanare entrando con la macchina direttamente nel castello ed ignorando il segnale. Il ristoratore non aveva niente in contrario ma la manovra in retromarcia per uscire è stata veramente “divertente”. Comunque al Castello si mangia bene e le sale sono decisamente belle. Ritornando verso il B&B ho notato un’altra caratteristica del territorio: la carenza dell’illuminazione pubblica che mi accompagnato in diverse casi durante le mie peregrinazioni.
Il giorno dopo era il 15 di Agosto e per evitare folle oceaniche mi sono buttato sui monti raggiungendo Varese Ligure. Paese molto caratteristico e ben tenuto (una valida tappa al ristorante I Fieschi per pranzo per corroborare il corpo oltre che lo spirito) con tanto di ponte gobbo (che mi ha ricordato in piccolo e con una punta di nostalgia quello di Bobbio in val Trebbia). Ho completato la gita con l’ascesa al passo delle Cento Croci che divide Las Pezia da Parma: ai mille metri del passo si stava proprio bene (e guardando il monumento ai caduti molti pensieri sono stati rivolti agli scontri che saranno stati numerosi e cruenti durante la Resistenza). Alla sera rientrando al B&B grande festa: vengo invitato a cena in famiglia e tra cacciagione ed altro diciamo che ogni obiettivo di non appesantirmi troppo va subito a farsi benedire. Il tutto finisce con dei fuochi d’artificio niente male: la festa dell’Asado si vede che porta buoni incassi.
Il 16 Agosto mi ha permesso di conoscere la parte di levante del Golfo di Las Pezia: al mattino sosta a Bocca di Magra. Località che mi è piaciuta molto nella sua semplicità: certo il pranzo sotto una piacevole veranda (ristorante/hotel Garden mica male decisamente) con davanti il panorama della foce del Magra con sullo sfondo le Apuane (credo) contribuiva alla buona partenza della giornata. Successivamente salita a Montemarcello che fa parte del Club dei Borghi più belli d’Italia (peraltro a Las Pezia ci sono altre località incluse nello stesso club). Decisamente una bella scoperta sia per l’interno sia per la vista che si godeva. Poi discesa verso Lerici: la strada offriva un panorama meraviglioso (essendo le quattro del pomeriggio di una giornata assolata mi potevo permettere di procedere molto lentamente in macchina dato che non c’era nessuno). Arrivando a Lerici si riscontra un “piccolo” problema di parcheggio: le auto non possono entrare in città pena multa con simpatiche telecamere. Esiste un parcheggio a pagamento collegato con comoda navetta verso il centro città: con un attesa di soli 50 minuti riuscivo finalmente a parcheggiare (sono quasi sciolto nell’attesa…) e poi mi recavo a visitare la città. Indubbiamente un bel posto con diverse viste caratteristiche una delle quali dal Castello (in ogni città a Las Pezia c’è un castello non ho citato quello di Varese Ligure ad esempio). La visita al Castello è stato un grande momento: il fatto che mi abbiano fatto pagare 5 euro non è che mi avesse colpito più tanto ma la cosa tristissima è quello che ci ho trovato dentro: un museo paleontologico. Direi se mi permettete un brutto museo: del resto gli spazi interni non erano così ampi da metterci la riproduzione di un tirannosauro in scala naturale e quindi l’allestimento risultava un po’ povero. Modesto consiglio: abbassare il biglietto a 2.5 euro ed eliminare il museo. Secondo me i flussi di cassa non sarebbero danneggiati e l’impressione sarebbe migliore. Cena a Lerici presso il ristorante Bontà Nascoste: ottima insalata di mare tiepida. Il ritorno al B&B mi offriva l’ultimo spunto della giornata ovvero la partecipazione non programmata alla processione di San Rocco. Effettivamente è la prima volta che mi capita di partecipare ad una processione in macchina.
Il 17 Agosto mi ha portato dapprima a conoscere il ristorante Mileo che è diventato il luogo dei miei pranzi successivi fino a domenica 21. Sicuramente si mangia bene ma più che altro la compagnia era estremamente divertente (purtroppo non posso darne conto in forma scritta ma ci sarà occasione per gli amici di sentire qualche storiella allegra). Alla sera gita a Portovenere dove si tiene quel giorno la festa della Madonna Bianca. Su Portovenere ci sarebbe molto da dire in estrema sintesi direi: un gioiello. Speriamo di riuscire a conservarlo nella sua bellezza. Bellissima poi la festa con la sua processione all’interno del paese ed i caratteristici lumini ad illuminare la zona intorno alla chiesa di San Pietro: davvero emozionante. Per raggiungere Portovenere il suggerimento è quello di usare il servizio via nave da Las Spezia (andarci in auto è improponibile e poi al ritorno le navi allargano il giro permettendo di vedere San Pietro con i lumini dal mare: spettacolo nello spettacolo). Certo se non vi piacciono i luoghi affollati state lontani da Portovenere il 17 Agosto che non è cosa (specialmente il carugio centrale…). Ovviamente in una giornata così si può apprezzare “l’intelligenza” di certi individui. Mentre stavo cenando su una postazione un po’ di fortuna ma non scomoda in un locale caratteristico (l’Osteria Bacicio) entra una signora che chiede un posto per due persone che le viene gentilmente rifiutato dato che i pochi tavoli del locale erano tutti prenotati. La signora non la prende bene e fa notare che per ben due volte nei giorni precedenti era passata per capire se c’era posto e nessuno le aveva detto di no. La signora però si era ben guardata dal prenotare: certamente un approccio così semplice non poteva andare bene. Pensate un po’: i tavoli erano stati prenotati tutti in giornata cosa veramente “strana” considerata il fiume di gente presente in loco…
Il 18 Agosto giornata di riposo poi verso sera gita a Sarzana: cittadina storica molto bella e caratteristica dove si svolgeva in quei giorni un’importante fiera dell’antiquariato con centinaia di bancarelle in tutto il paese. Cena presso la Trattoria dal Gian: non male ma niente di più.
Il 19 Agosto il primo assaggio delle Cinque Terre: mi reco a Las Pezia e prendo il treno per Monterosso dove raggiungo un amico. Ceniamo assieme al ristorante il Moretto (niente male) e visito un po’ la città che decisamente non mi dispiace (peraltro il giorno dopo scopro sul giornale che risulta essere una di quelle nella provincia con il mare più inquinato). Rientro in serata a Las Pezia e vado a recuperare la macchina: il parcheggio di interscambio di via XV Giugno non mi dà una grande idea di sicurezza (leggo che ci installeranno presto delle telecamere e credo che sia una buona cosa come prima impressione).
Il 20 Agosto altra giornata di mezzo riposo con uscita serale per assaggiare i famosi panigacci. A questo fine mi reco nella ridente (ecco insomma proprio proprio ridente non direi) città di Podenzana (in provincia di Massa-Carrara) dove esiste un’associazione di cinque ristoranti per preservare il panigaccio DOC con tanto di ricetta precisa e disciplinare. Un amico sosteneva che i ristoranti sono più o meno equivalenti: in quello dove sono stato io direi che i panigacci mi risultano un po’ secchi (gli affettati comunque erano di livello). Che dire poi di Podenzana? Come paese mi ha un po’ sconcertato: si sviluppa in lunghezza sulla provinciale a mo’ di collezione di frazioni, non c’è una piazza neanche dove c’è la chiesa…Insomma il consiglio è andarci solo per i panigacci eventualmente. Ed in ogni caso informarsi bene sulla strada migliore: il navigatore mi ha fatto fare la strada più corta che comprendeva un tratto sterrato di 2 Km molto caratteristico se avete un fuoristrada (certo la Punto apprezza un po’ meno)
Il 21 Agosto saluto gli amici del parco e mi sposto a Levanto per l’ultima parte della vacanza. Il tragitto tra Piana Battolla e Levanto si rivela particolarmente sfidante non tanto per la distanza (circa 30 Km) quanto perché mi affianca una moto che mi dice che ho la posteriore destra quasi a terra. Montare il ruotino sotto il sole alle 15 è stata un’esperienza fantastica (per la cronaca il giorno dopo mi hanno riparato la gomma con modica spesa). Comunque dopo una sosta in un bar per rimettermi in condizioni umane giungevo a Levanto presso il B&B La Collina Verde. Posto molto ben sistemato (praticamente nuovo essendo stato messo in piedi nel 2010) a circa 1Km dal centro città, comodo alla stazione ed immerso nel verde di viti ed ulivi. Altra caratteristica positiva il fatto che a colazione ci venissero offerti diversi prodotti locali che provenivano dall’azienda agricola di famiglia: ad esempio assaggi di diversi marmellate molto particolari. Il primo giorno presso Levanto si conclude con una cena ed una breve visita del paese.
Il 22 Agosto da segnalare la visita a Corniglia con immancabile cena con gli presso Manaman. Corniglia mi è piaciuta molto tranne per il piccolo particolare dei 382 scalini per raggiungerla dalla stazione ferroviaria (siamo arrivati in paese madidi di sudore…). La cena è stata molto valida: il cameriere seppur un po’ burbero si è rivelato simpatico e ci ha illustrato in diverse occasioni la filosofia del locale (“Facciamo un turno unico ed il giorno di riposo: si lavora per vivere e non si vive per lavorare”). Ottimo l’antipasto misto di mare ed anche valido il pescato del giorno (non conoscevo il pesce stella ma direi che è stata una buona scoperta). Per completare la serata avevo l’incarico di svolgere una missione da Zico dove mi sono presentato come uno dei lettori della guida di Frank Mengoni riscuotendo grande successo.
Il 23 Agosto al mattino ho visitato meglio Levanto che mi pare un posto decisamente interessante seppur non così caratteristico come le località delle Cinque Terre. Nel pomeriggio ho percorso la celeberrima via dell’Amore e visitato Manarola. Il fatto che fossero le 16 sotto il solleone non mi ha fatto indulgere più di tanto ma è stata una bella esperienza quella della passeggiata tra Riomaggiore e Manarola anche se credo sarebbe bello eliminare il chiosco a metà percorso dato che come minimo non contribuisce al romanticismo del tutto. Manarola non mi ha fatto una grande impressione (a differenza di alcune bagnanti intraviste in loco). Di sera ultima cena con gli amici in quel di Vernazza presso il Gambero Rosso: effettivamente Vernazza è un posto veramente da cartolina delle Cinque Terre.
Il 24 il ritorno con tutte le emozioni vissute da serbare come piacevole ricordo di dieci belle giornate di ferie a Las Pezia.




venerdì, settembre 16, 2011

Ma adesso?

"E di tutto questo presente non sappiamo mai di che farcene" R. Buchago 2011

giovedì, settembre 08, 2011

Troppe saghe fanno male..

"Devo smetterla con tutte queste masturbazioni mentali o diventerò Cechov"
R. Buchago Aforismi 2011

martedì, settembre 06, 2011

Alcol-ismi

"L'alcool mi fa sempre restare a bocca aperta"
R. Buchago, Aforismi 2011.