Dimmi parole sporche
stasera non voglio ricordare
di chi sono queste labbra
a cui mi sto per attaccare
Dimmi parole sporche
e lascia a casa il mio bel lavoro
le tue buone maniere
il bucato fresco e il tuo decoro
Dimmi parole sporche
prima di accender la luce
e far tornare di colpo
il tuo viso e la tua voce
con i nostri anni passati
e poi impilati
a prendere polvere
così rovinati
come vecchie edizioni
di cataloghi Ikea
mai guardati
(Dimmi parole sporche, 2008)
Traduzione di Mario Selaschetti
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