mercoledì, maggio 19, 2010

Cambiare l'Italia si può: la garanzia non è ancora scaduta!


Ecco la prima proposta della nuova rubrica "Cambiare l'Italia". E' tempo finalmente di dare voce al Popolo italiano (se non impegnato a vedere l'ultima puntata dell'Isola dei famosi o a leggere le istruzioni dell'ultimo telefonino acquistato).
Voglio quindi proporre una serie di istanze volte a migliorare il nostro paese così bello, nonostante gli italiani.
PRIMA PROPOSTA DI REFERENDUM:
"Abolire la meritocrazia nei concorsi pubblici".
Poniamo fine a questa vergognosa consuetudine che riserva esclusivamente alle persone più meritevoli la vittoria ai concorsi pubblici. Basta con queste università piene di gente che ha davvero meritato, vogliamo come ricercatori solo figli di papà o parenti dei professori di ruolo. E se proprio dobbiamo fare un sacrificio, van bene anche solo i parenti di politici. Vogliamo la pubblica amministrazione in mano a gente esclusivamente raccomandata: in fin dei conti essere parente di una persona importante non è una cosa che non possa da sola fare curriculum.
Se io sono figlio di un nessuno, forse è perché me lo sono meritato e quindi non merito nulla dallo Stato.
Basta con queste forze dell'ordine composte da laureati e filosofi, vogliamo gente assunta grazie al voto di scambio e che quindi sia così ignorante da agire, anche con una certa rudezza se richiesto, che se deve dare un cazzotto all'improvviso per risolvere una soluzione incerta che lo faccia, cribbio, senza cadere vittima di flussi di coscienza incontrollati o di futili considerazioni sullo Stato di diritto.
Se come me siete d'accordo su questo importante cambiamento per il Paese venite a firmare la richiesta per il referendum "Abolire la meritocrazia nei concorsi pubblici". Mi rendo conto che è solo un piccolo passo, ma ne abbiamo in serbo molti altri per cambiare l'Italia.
Viva la Costituzione!

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