lunedì, dicembre 31, 2012

Chi scrive una poesia l'ultimo dell'anno...

"A causa dei Maya il 2013 sarà come un figlio non cercato.
Se ritrovo tutto quello che ho bruciato il 21 mi rimetterò in marcia.
Destinazione l'ignoto, navigando a vista tra scogli, ansie, marosi e spero tanta, tanta pace e meraviglia.
Ci sarete anche voi la fuori?
Ci conto."
R. Buchago 2012.

2013 odissea nello strazio

Purché la crisi economica ci trovi vivi.

mercoledì, dicembre 26, 2012

E così uscimmo a riveder le stelle..

Sono uscito vivo dalle libagioni. Si accettano prenotazioni per pranzi e aperitivi. Dal 27 in avanti. Porterò con me i "tre gliceridi".

venerdì, dicembre 21, 2012

Buon Natale

Mi piacerebbe scrivere anzi riscrivere la Storia, andando a scovare i desideri degli uomini e delle donne per poi metterli al centro dell'impianto di spiegazione di tutti i grandi eventi, fatti, scoperte e rivoluzioni che ci sono state nel Regno dell'Umanità.
I desideri sono molto potenti e possono causare eventi di grandi dimensioni: avidità, passione, depressione, aggressività sono solo un riflesso di un desiderio dopotutto.
Per quel che mi riguarda posso solo pregare che a causa dei miei desideri non vi siano persone che possano soffrire per questo. Ma è sempre facile predicare bene...

martedì, dicembre 18, 2012

Un dittatore per l'Italia

L'Italia è un paese che non riesce a generare movimenti dal basso che possano portare al cambiamento. E' per questo motivo che, storicamente, questa attività è stata svolta da fattori "esogeni" alla dinamica sociale come ad esempio la Magistratura e la Dittatura. Con l'unico obiettivo di valutare l'umore dell'italiota medio (quorum ego) propongo qui di seguito una serie di potenziali candidati alla carica di "Gran Comandante del Carrozzone italico" ("dittatore" fa brutto, nessun dittatore in fondo, se ci fate caso, si è mai attribuito questo ruolo ufficialmente).


Lancio quindi con gioia il concorso "Un dittatore per l'Italia".

Prosegue l'analisi dei potenziali candidati.


UNA DINASTIA CHE PROMETTEVA: IL VECCHIO CANOTTA E IL GIOVANE TROTA.

Quando la dittatura si riproduce in una dinastia è qui che viene il bello. In questo caso infatti è assicurata la legge del "non so chi fosse il figlio di Carlo Magno o di Napoleone" o peggio lo sappiamo ma per manifesta incapacità o malattia mentale. E' una legge naturale quella che grandi uomini potenti generino dei veri incapaci, come dimostra la dinastia dei dittatori coreani ora ben rappresentati dal ciccio bello più sanguinario che vi sia al mondo, incapace di fare 2+2 se non facendosi aiutare da una fucilazione di esempio di 4 persone.
Se amate questo genere di ambiente la proposta è scontata e, anche se ha perso un po' di lustro e fortuna nei recenti periodi, può essere facilmente implementata grazie a un colpo di Stato appoggiato dal corpo delle guardie ecologiche bergamasche, dei padroncini bresciani e dei cottimisti di Treviso.
Inutile ribadire che la Legge sopraindicata troverebbe con questa soluzione  la sua massima espressione e che una possibile deviazione verso la "divinizzazione" sarebbe assicurata, grazie anche alla complicità di un pastore tedesco che odia i gay.






mercoledì, dicembre 12, 2012

La poesia del tuo silenzio.

Bello/ trovar occasione di lasciar parlare il solo silenzio
Bello/ lasciar il rumor dei pensieri trovare il silenzio
Bello/ sentir le emozioni nel cuore diventare un silenzio

Silenzio ora. Silenzio Qui

R. Buchago 2012


Un dittatore per l'Italia: Nano Chet

L'Italia è un paese che non riesce a generare movimenti dal basso che possano portare al cambiamento. E' per questo motivo che, storicamente, questa attività è stata svolta da fattori "esogeni" alla dinamica sociale come ad esempio la Magistratura e la Dittatura. Con l'unico obiettivo di valutare l'umore dell'italiota medio (quorum ego) propongo qui di seguito una serie di potenziali candidati alla carica di "Gran Comandante del Carrozzone italico" ("dittatore" fa brutto, nessun dittatore in fondo, se ci fate caso, si è mai attribuito questo ruolo ufficialmente).
Lancio quindi con gioia il concorso "Un dittatore per l'Italia".

Ecco i candidati più autorevoli.

BRUNETTA (NON RICORDO IL NOME DI QUESTO ARTISTA CIRCENSE, SCUSATE): IL NANO CHET ITALO-VENETO.

Per gli amanti della buona vecchia dittatura alla sudamericana, nella versione di destra e con sostegno forte degli Stati Uniti, Brunetta rappresenta quasi una scelta obbligata. La sua bassa statura internazionale lo pone al riparo da qualsiasi pericolo di sovraesposizione mediatica, fatto che gli consentirebbe di portare avanti delle campagne di epurazione con grande libertà e con bassissimo rischio di ingerenze esterne da parte di movimenti in difesa dei diritti umani. Tra i suoi primi bersagli vi sarebbero quasi senz'altro i precari del settore pubblico come questo video dimostra. 


Brunetta rappresenta una comoda soluzione di dittatura tascabile che si può implementare velocemente soprattutto in Veneto.

lunedì, dicembre 10, 2012

Un dittatore per l'Italia

L'Italia è un paese che non riesce a generare movimenti dal basso che possano portare al cambiamento. E' per questo motivo che, storicamente, questa attività è stata svolta da fattori "esogeni" alla dinamica sociale come ad esempio la Magistratura e la Dittatura. Con l'unico obiettivo di valutare l'umore dell'italiota medio (quorum ego) propongo qui di seguito una serie di potenziali candidati alla carica di "Gran Comandante del Carrozzone italico" ("dittatore" fa brutto, nessun dittatore in fondo, se ci fate caso, si è mai attribuito questo ruolo ufficialmente).
Lancio quindi con gioia il concorso "Un dittatore per l'Italia".

Ecco i candidati più autorevoli.

 IGNAZIO LA RUSSA: il "Bokassa" italiano.


 Ignazio La Russa è la scelta giusta per chi vuole andare nella direzione dell'internazionalità e delle grandi parate militari in stile Bokassa. Il classico dittatore che può tranquillamente prendere anche una buona deriva sanguinaria piena di morti inutili.

La Russa ha già maturato negli anni quella incapacità di gestire il dissenso, tipica dei veri dittatori africani della seconda metà del XX secolo.

 



Non manca la classica prosopopea da dittatore con la mascella volitiva. L'eloquio è giustamente arrogante e sa colpire sempre nel segno con poche frasi ma ad effetto. Effetto "Stronzo" per la precisione.
Con Ignazio La Russa previsti grandi investimenti in armamenti e stivali di fanteria antigelo (in realtà fatti col cartone da un'azienda di famiglia, ma in fin dei conti meglio questo che il digitale terrestre).