mercoledì, luglio 24, 2013

La foto che non scorderó mai

Aspetto il treno a Roma e per caso entro in una libreria e inciampo in questo libro e subito vengo proiettato in un'altra dimensione. La mia mente vaga e diventa curiosamente irrequieta poi capisco: la foto. 
In vita mia non ricordo una foto più indimenticabile di questa. Lo sguardo dell'uomo, il suo ultimo sguardo. È uno sguardo di lato, pieno di una dignità innaturale di sicuro ultraumano. 
Penso che di fronte alla morte tutto si risolva e anche la pesante gabbia di finzioni che ci accompagna per tutta la vita si sgretoli lasciando il posto alla mostra vera essenza. 
Posso morire? Sembra chiedersi quell'uomo. Il vero buffo e tremendo mistero è a chi stia rivolgendo questa domanda. 
Per quel che conta siano tutti quello sguardo. 

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