mercoledì, dicembre 15, 2010

Sati Revolution. Se fosse vero?

III

“..e così gli ho detto sarà per un altra volta”.
4 persone davanti alla macchina del caffè ridono. “Che ore sono? Già le 10? Cazzo devo finire quel lavoro per Smith altrimenti mi spacca le palle sinché non l’ho fatto.”
Ridono di nuovo.
“Sì ridete ridete perché voi non avete un cazzo da fare eh?!” Ridono di nuovo poi uno fa “Sì, magari, devo finire anch’io una roba per le 11, meno male che è venerdì” “Eh già è venerdì” dice un altro. Tutti si girano verso l’unico che non ha ancora parlato e uno di questi gli fa “e tu, non hai niente da fare?”. Il tipo al centro dell’attenzione sorride. Ha uno sguardo attento, ma allo stesso tempo sereno e per certi versi allegro, se così si può dire. “Sì certo. Anch’io ho qualcosa da fare”.
“Bravo, pure le bugie dici adesso, se hai qualcosa da fare perché non ti vediamo ansioso come dovresti essere?”. “Sì, perché non hai fretta di finire eh?”. I tizi lo fissano alla ricerca di un segnale di ravvedimento, ma niente, il tipo ribatte con estrema calma “Perché tanto finito questo ci sarà un’altra cosa da portare a termine”. “Te la prendi comoda eh? Si vede che il tuo capo non rompe come il mio..” Il tipo risponde “No, non me la prendo comoda, ci metto il giusto tempo che ci devo mettere?” e sorride con un’espressione serena.
“Niente, con te sono un paio di mesi che non si riesce a scalfirti, eh?”
“Si hai ragione” dicono gli altri
Il tipo continua a osservarli con un’espressione serena.
“Hai perso l’occasione di fare carriera ma non mi sembri turbato molto, eh?”
Il tipo continua a osservarli con un’espressione serena.
“Ti sarebbe bastato consegnare quella pratica una settimana prima e forse oggi saresti tu al posto di Peter..”
Il tipo continua a osservarli in maniera incuriosita.
“Quel Peter lì, così giovane e già così in carriera..”
Il branco ha bisogno di una vittima ogni tanto.
“Già è vero hai perso quell’occasione e adesso ti tocca obbedire a Peter..ti è simpatico Peter?”
Il tipo continua a osservarli in maniera incuriosita.
Il branco perde spesso il senso della misura.
“Già quel Peter che sta con la tua ex moglie eh?”
Il tipo continua a osservarli in maniera incuriosita, ma un sottile fremito sul labbro superiore inizia a mostrarsi, dapprima piano poi cresce sino a diventare parola. La sua parola è “Om Mani Beh Meh Hung, Om Mani Beh Meh Hung, Om Mani Beh Meh Hung, Om Mani Beh Meh Hung, Om Mani Beh Meh Hung, Om Mani Beh Meh Hung, Om Mani Beh Meh Hung..”
Il branco indietreggia, ha paura. La parola diventa cantilena. La cantilena diventa liturgia.
Uno fa “chiamate la sicurezza, è un altro di quelli là, fate presto”.
Scappano tutti. Il tipo resta davanti alla macchina del caffè.
Canta “Om Mani Beh Meh Hung” e la sua espressione è serena.
Quando la sicurezza gli scarica addosso tutti i watt del Taser smette solamente di cantare.
Loro sono fatti così, almeno così si dice nel mondo.

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