giovedì, febbraio 13, 2014

Il breve racconto dell'umanità

"Rita sta finendo il suo turno all call center.  Lavoro di sbieco, il massimo che poteva trovare in una crisi infinita. Pochi soldi di stipendio. Riceve una telefonata di una cliente. Poche frasi ripetute a memoria. Nessuna voglia di dare alla voce una parvenza di socialità. Litiga con tale Paola per un problema sull'offerta promozionale. Non vale sui già clienti. Paola le dice 'maleducata non si trattano così dei clienti. Chiede i riferimenti dell'operatrice minacciando di fare reclamo. Rita si sente stufa di tutta questa gente che si crede di poter fare quel che vuole solo perchè è cliente.
Rita esce dal lavoro nervosa e sulle strisce per poco non investe un tipo che cercava di attraversare. Lui la guarda come per dire 'sono sulle strisce ho diritto di passare per primo' e accenna un'occhiata di sfida. L'autista è una donna si sente di potersela permettere. Rita è irritata e non vede l'ora di schiacciare l'acceleratore per andare a casa e tuffarsi in qualche programma di cucina alla tv. Prima peró un salto al supermercato. 
Paola lavora alla cassa è nervosa per una serie di motivi che le rimbalzano in testa. Uno di questi è la telefonata al call center di ******* dove una operatrice maleducata e nervosa l'ha trattata malissimo e senza alcuna cortesia. 
Rita mette gli articoli sul nastro della assa del supermercato e quando è il suo turno tira fuori i coupon sconto sulla tinta per capelli. Color Mogano. 
Paola si arresta un attimo e rifiuta con tono risoluto la richiesta della cliente che vuole pagare. I coupon sono scaduti. Rita sente la rabbia salirle in testa: questa cassiera è davvero maleducata. Non si trattano così i clienti. Paola si sente stufa di tutta questa gente che si crede di poter fare quel che vuole solo perchè è cliente e il Mogano poi è un colore da mignotta. Rita intende andare dal responsabile a fare reclamo. 
Quando esce dal supermercato sente il fastidio del suo nervosismo e rivede per mille volte la scena con la cassiera maleducata. Come un film il cui finale le regala peró giustizia. È distratta quando attraversa sulle strisce. Una macchina frena forte. Lei guarda l'autista con lo sguardo di chi dice 'sono sulle strisce ho diritto di passare per primo' e accenna un'occhiata di sfida. 
Lui è irritato e non vede l'ora di schiacciare l'acceleratore per andare a casa e tuffarsi in qualche programma di cucina alla tv."

M. Selaschetti 2014

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