domenica, marzo 17, 2013

A chi non piace Montale: ovvero non si butti il grillino con tutta l'acqua sporca

Anni fa al Liceo, forte delle mie convinzioni prive di dubbio (ah, la gioventù!), vomitavo il mio giudizio di "pauroso" sul poeta Montale, reo di non aver fatto o detto nulla di eclatante contro il regime fascista.
Con il tempo e l'età mi sono invece fatto un'opinione ben diversa di questo grande poeta e questo anche leggendo meglio le sue opere e spegnendo i primi pensieri che mi frullavano per la testa facendolo. Penso infatti che Montale non spinse la sua creatività verso il fascismo poiché molto più interessato a capire cosa fosse la vita e dove fosse quel buco nella rete che ne svelasse il suo segreto. Me lo fece capire la sua poesia:

Forse un mattino andando in un'aria di vetro, 
      arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo: 
      il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro 
      di me, con un terrore di ubriaco. 

5    Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto 
      alberi case colli per l'inganno consueto. 
      Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto 
      tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto. 

      [dai Ossi di seppia, 1925]


In particolare la sua volontà di andarsene zitto nel mondo col suo segreto tra gli uomini che non si voltano a me sembra un chiaro riferimento al fatto che non è interessato alla grande recita sociale che va in scena quotidianamente e che include le mode, gli stereotipi, le passioni e anche i sistemi politici come il fascismo.

Con il tempo mi sento molto vicino a questa visione montaliana, anche se, in questi giorni così vivi per quanto riguarda l'Italia, una piccola fiammella (e non intendo quella del MSI, eh?) di curiosità si è insidiata nei miei neuroni. Sono affascinato dal luna park sociopolitico che è diventato questo paese del terzo mondo che si crede grande e quindi mi permetto di avanzare un'analisi del momento e una proposta.

Se tenessi a questo paese direi che ci sono alcune questioni che vorrei veder risolte, almeno per i miei figli (anche se probabilmente, spero, saranno fuori dall'Italia) e sono:

- un reddito di cittadinanza
- una legge sul conflitto di interessi
- una legge che riduca i poteri e i benefici della casta politica a tutti i livelli (comuni, province, regioni, parlamento, imprese pubbliche) in modo che siano idealisti prestati alla politica e non professionisti esosi e star a vita della scena politica (come negli altri paesi del resto)
- una legge elettorale che consenta di far governare il paese e non di mandare partitucoli alla greppia

Ebbene il movimento 5 Stelle mi pare abbia sostenuto meglio di altri tutte queste cose (o almeno a livello di programma). E mi pare che, tra un gratta e vinci e l'altro, anche molti altri italiani siano favorevoli a queste cose. Eliminare le auto blu forse non aiuta il paese, ma almeno vale il detto mal comune mezzo gaudio.

Penso però che il Movimento imploderà: ci sono troppi fattori pericolosi intorno a questi nuovi parlamentari. A partire dall'interno del movimento e cioè dal dispotico fondatore che rischia di far sentire gli eletti del movimento a loro agio come in un lager nazista e, esternamente, dalle tante vecchie volpi e cioè i politici di professione, i giornalisti (tutti con un prezzo) e - last but not least - gli elettori italiani (nemmeno in Ghana probabilmente si vendono i voti per 50 Euro come fanno a Napoli..).

Ma non si deve buttare il grillino con l'acqua sporca. Gli uomini e il movimento possono sciogliersi in un men che non si dica, l'importante è che qualcuno, probabilmente impresentabile, faccia quelle cose perché costretto a farle. Ecco, se Grillo riuscirà a far fare queste cose alla classe impresentabile che da anni infesta il Parlamento, sarà già una grande vittoria. E' già un successo vedere Bersani, pallido dopo le elezioni, dire che il reddito di cittadinanza non è un'utopia (prima delle elezioni a sua detta lo era), che si possono dimezzare i parlamentari, che si possono levare i finanziamenti ai partiti.
Berlusconi ormai è (politicamente) morto - vederlo con gli occhiali da pensionato in aula ne è il segnale più evidente - e quando anche i vari Alfanidi inizieranno a cercare altre chiappe da leccare sarà il segnale che il grande imbonitore sarà storia.

Ribadisco che mi auguro tutto questo solo per i miei figli, quanto a me se potessi scambiare questa cittadinanza con quella di qualsiasi altro paese lo avrei fatto da tempo. Anche gratis, eh?! Astenersi perditempo.



1 commento:

Anonimo ha detto...

La verità è che la politica, più di ogni altro settore della società, è in mano ai mediocri. E la democrazia è diventata ormai qualcosa di molto diverso dall’idea originale, quando si trattava di votare se andare in guerra oppure no e poi magari andarci davvero, forse a morire. Oggi democrazia vuol dire mettere una croce su un pezzo di carta ogni 4 o 5 anni ed eleggere qualcuno che, proprio perché deve piacere a tanti, deve necessariamente essere mediocre e banale come sono sempre tutte le maggioranze.

E noi italiani siamo dei veri campioni di mediocrità. Bombardati per anni da messaggi mediatici di parte, abbiamo permesso che la televisione alienasse la nostra capacità di valutazione, imponendosi come il più importante veicolo di conoscenza che ha influito sulle scelte elettorali degli ultimi 20 anni.

Partendo da questi presupposti è decisamente scontato per me condividere il tuo pensiero sulla necessità di affrontare finalmente alcuni punti, tutti presenti nel programma del Movimento 5 Stelle, irrisolti ormai da troppi anni. Grillo è un fanatico, più interessato a difendere i valori fondanti del Movimento che non ad agire, con coscienza e responsabilità, per un vero cambiamento. Ma almeno oggi una speranza che qualcuno qualcosa per cambiare lo faccia, c’è. E mi auguro davvero che questa sia la volta buona per bonificare le torbide acque in cui sta affogando il nostro Paese.

PS: parlando di cose “alte”, ho apprezzato Montale tanto da portarlo all’esame di maturità (scelta che, per dirla tutta, mi ha permesso di studiare una sola materia per passare due esami – tema di italiano e orale di letteratura) e non c’è da stupirsi se i poeti si disinteressano delle “piccole cose”. La poesia alza il punto di vista da cui guardare il mondo…

PPS: Grazie per questo e per gli altri post. Trovo sia sempre più raro trovare persone che hanno una loro opinione. Mi piace chi non deve aspettare le opinioni degli altri per averne una sua.

;oP