Non sono mai stato a Rovigo.
E poi ho sempre pensato che Rovigo non esistesse proprio, che fosse  
come quelle città che montano per i set cinematografici e poi le  
smontano quando non servono più o le lasciano a prendere polvere e a  
rovinarsi sotto il sole, la pioggia e il vento per qualche turista  
avventuroso o qualche passante casuale,
E a essere sincero non ne ho mai sentito parlare tanto, salvo alle  
elementari quando dovevo fare l'elenco delle province del Veneto.  
Ricordo ancora la faccia della maestra che si riempiva di ammirazione  
quando iniziavo proprio da Rovigo il mio lungo elenco che si  
concludeva con Venezia (mi piaceva lasciare sempre la più facile per  
ultima).
Ma non sono mai stato a Rovigo, sino ad oggi.
Mi ci ero sempre un po' avvicinato: la gita delle superiori a Ferrara  
e le mie visite per lavoro a Padova. Ma Rovigo non è una città dove ci  
arrivi per caso o di passaggio: se ci vai è perché ci vuoi proprio  
andare.
E ogni volta, da quando ne avevo visto più volte la posizione nella  
cartina dedicata al Nord Est, chiedevo a chiunque: ma tu la conosci  
Rovigo?
A questa domanda nessuno mi ha mai risposto con decisione. Da tutti i  
colleghi di Padova, Venezia o gli amici di Ferrara non ho mai raccolto  
che pochi "perché, t'interessa?", "ma si, non ricordo", "guarda che  
non c'è niente".
Scrutavo la cartina e mi chiedevo perché avessero costruito Rovigo  
proprio lì, nel niente.
Poi mi chiedevo che cosa pensasse di Rovigo uno di Rovigo. Noi  
possiamo anche non andarci, perché per andarci dobbiamo volerci  
andare, ma se ci sei nato lì come la prendi sta cosa?
Ti verrà mai la malinconia di Rovigo?
Comunque ancora una decina di kilometri è poi sarò a Rovigo.
Quando la settimana scorsa mi hanno detto che c'era la possibilità di  
fare una presentazione a dei commercianti della zona di Rovigo, ho  
sentito una fitta alla testa e mi è aumentata la salivazione. Ho detto  
sì come se fosse un'altra persona a farlo.
Adesso sono sulla Transpolesana, la strada statale che collega Verona  
a Rovigo.
Sono a 5 km d Rovigo.
Il paesaggio mi ha già preparato a quello che immagino troverò:  
un'alternanza di niente, cose invisibili e ogni tanto dei pezzi di  
nulla qua e là tra i pioppeti.
Ci sarà il wi-fi in albergo?
Troverò coda al semaforo del centro?
Secondo me a Rovigo il centro non esiste. Ho cercato su wikipedia  
qualche riferimento storico o culturale ma la connessione mi è si è  
interrotta e non ci ho riprovato più. Poi devo essermi dimenticato di  
riprovarci. Ma Rovigo dev'essere nientaltro che un agglomerato senza  
centro. Due belle tangenziali parallele e nel mezzo il nulla.
Non credo ci sia nemmeno una chiesa, anzi no c'è quella degli  
"irredentisti di Elvis Presley è vivo e abita a Rovigo": una chiesa  
che non conoscevo ma che ho trovato tra i beneficiari del 5 per mille,  
quindi esiste.
Nel niente però, visto che ha sede a Rovigo.
Manca un kilometro a Rovigo ho visto un cartello che mostra destra  
Ferrara, sinistra Padova e dritto Rovigo. C'è pure il cartello con  
scritto comune denuclearizzato e città della pace. Poco oltre hanno  
messo pure un cartello pubblicitario della             "Chiesa degli  
irredentisti di Elvis Presley è vivo e abita a Rovigo".
Sto per associare delle immagini 3D al pallino e alle righe della  
cartina geografica.
Hic sunt leones per me, ma ancora per poco.
Vorrei piangere. Mi torna in mente la storia di Alessandro  Magno  
quando giunse in Pakistan e seduto sulla spiaggia, mentre guardava il  
mare Indiano, si sentì terribilmente vuoto perché non aveva più nulla  
da scoprire del mondo.
Aveva perso la curiosità: gli avevano detto che Babbo Natale non  
esiste, o una cosa quasi così.
M tiro un po' su, io sono più fortunato d lui: visti gli impegni già  
presi,non potrò arrivare sino a Porto Tolle. Non è una storia come con  
Rovigo, ma confesso che il nome mi ha sempre incuriosito. Me lo  
ripetevo a voce alta perché trovavo buffo il suono che ne usciva:  
porto tolle porto tolle porto tolle porto tolle porto tolle porto tolle
Se lo ripetevo aumentando la velocità mi dava la sensazione di un  
motore a gasolio di un vecchio trattore che parte.
Forse non avrò mai più un'occasione di andare a Porto Tolle. Dovrei  
pover ritornare a Rovigo e avere del tempo a disposizione (ci vuole  
una buona 45ina di minuti d'auto da qui).
E non credo capiterà. Peccato, ma mi consolo con l'entrata in Rovigo,  
voglio farlo a occhi aperti e in piena coscienza, quello là in fondo  
dev'essere il centro…che luci, che strani avviluppi d'aria..mi fischia  
un orecchio..una luce strana.
…manca un kilometro a Rovigo ho visto un cartello che mostra destra  
Ferrara, sinistra Padova e dritto Rovigo. C'è pure il cartello con  
scritto comune denuclearizzato e città della pace. Poco oltre hanno  
messo pure un cartello pubblicitario della "irredentisti di Elvis  
Presley è vivo e abita a Rovigo".
Sto per associare delle immagini 3D al pallino e alle righe della  
cartina geografica.
Hic sunt leones per me, ma ancora per poco.
Vorrei piangere. Mi torna in mente la storia di Alessandro Magno  
quando giunse in Pakistan e seduto sulla spiaggia mentre guardava il  
mare Indiano si sentì terribilmente vuoto perché non aveva più nulla  
da scoprire nel mondo.
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(aM 9.2008)