martedì, maggio 20, 2008

Racconti solubili #9

Non sono mai stato a Rovigo.

E poi ho sempre pensato che Rovigo non esistesse proprio, che fosse
come quelle città che montano per i set cinematografici e poi le
smontano quando non servono più o le lasciano a prendere polvere e a
rovinarsi sotto il sole, la pioggia e il vento per qualche turista
avventuroso o qualche passante casuale,

E a essere sincero non ne ho mai sentito parlare tanto, salvo alle
elementari quando dovevo fare l'elenco delle province del Veneto.
Ricordo ancora la faccia della maestra che si riempiva di ammirazione
quando iniziavo proprio da Rovigo il mio lungo elenco che si
concludeva con Venezia (mi piaceva lasciare sempre la più facile per
ultima).

Ma non sono mai stato a Rovigo, sino ad oggi.

Mi ci ero sempre un po' avvicinato: la gita delle superiori a Ferrara
e le mie visite per lavoro a Padova. Ma Rovigo non è una città dove ci
arrivi per caso o di passaggio: se ci vai è perché ci vuoi proprio
andare.

E ogni volta, da quando ne avevo visto più volte la posizione nella
cartina dedicata al Nord Est, chiedevo a chiunque: ma tu la conosci
Rovigo?

A questa domanda nessuno mi ha mai risposto con decisione. Da tutti i
colleghi di Padova, Venezia o gli amici di Ferrara non ho mai raccolto
che pochi "perché, t'interessa?", "ma si, non ricordo", "guarda che
non c'è niente".

Scrutavo la cartina e mi chiedevo perché avessero costruito Rovigo
proprio lì, nel niente.

Poi mi chiedevo che cosa pensasse di Rovigo uno di Rovigo. Noi
possiamo anche non andarci, perché per andarci dobbiamo volerci
andare, ma se ci sei nato lì come la prendi sta cosa?

Ti verrà mai la malinconia di Rovigo?

Comunque ancora una decina di kilometri è poi sarò a Rovigo.

Quando la settimana scorsa mi hanno detto che c'era la possibilità di
fare una presentazione a dei commercianti della zona di Rovigo, ho
sentito una fitta alla testa e mi è aumentata la salivazione. Ho detto
sì come se fosse un'altra persona a farlo.

Adesso sono sulla Transpolesana, la strada statale che collega Verona
a Rovigo.

Sono a 5 km d Rovigo.

Il paesaggio mi ha già preparato a quello che immagino troverò:
un'alternanza di niente, cose invisibili e ogni tanto dei pezzi di
nulla qua e là tra i pioppeti.

Ci sarà il wi-fi in albergo?

Troverò coda al semaforo del centro?

Secondo me a Rovigo il centro non esiste. Ho cercato su wikipedia
qualche riferimento storico o culturale ma la connessione mi è si è
interrotta e non ci ho riprovato più. Poi devo essermi dimenticato di
riprovarci. Ma Rovigo dev'essere nientaltro che un agglomerato senza
centro. Due belle tangenziali parallele e nel mezzo il nulla.

Non credo ci sia nemmeno una chiesa, anzi no c'è quella degli
"irredentisti di Elvis Presley è vivo e abita a Rovigo": una chiesa
che non conoscevo ma che ho trovato tra i beneficiari del 5 per mille,
quindi esiste.

Nel niente però, visto che ha sede a Rovigo.

Manca un kilometro a Rovigo ho visto un cartello che mostra destra
Ferrara, sinistra Padova e dritto Rovigo. C'è pure il cartello con
scritto comune denuclearizzato e città della pace. Poco oltre hanno
messo pure un cartello pubblicitario della "Chiesa degli
irredentisti di Elvis Presley è vivo e abita a Rovigo".

Sto per associare delle immagini 3D al pallino e alle righe della
cartina geografica.

Hic sunt leones per me, ma ancora per poco.

Vorrei piangere. Mi torna in mente la storia di Alessandro Magno
quando giunse in Pakistan e seduto sulla spiaggia, mentre guardava il
mare Indiano, si sentì terribilmente vuoto perché non aveva più nulla
da scoprire del mondo.

Aveva perso la curiosità: gli avevano detto che Babbo Natale non
esiste, o una cosa quasi così.

M tiro un po' su, io sono più fortunato d lui: visti gli impegni già
presi,non potrò arrivare sino a Porto Tolle. Non è una storia come con
Rovigo, ma confesso che il nome mi ha sempre incuriosito. Me lo
ripetevo a voce alta perché trovavo buffo il suono che ne usciva:
porto tolle porto tolle porto tolle porto tolle porto tolle porto tolle

Se lo ripetevo aumentando la velocità mi dava la sensazione di un
motore a gasolio di un vecchio trattore che parte.

Forse non avrò mai più un'occasione di andare a Porto Tolle. Dovrei
pover ritornare a Rovigo e avere del tempo a disposizione (ci vuole
una buona 45ina di minuti d'auto da qui).

E non credo capiterà. Peccato, ma mi consolo con l'entrata in Rovigo,
voglio farlo a occhi aperti e in piena coscienza, quello là in fondo
dev'essere il centro…che luci, che strani avviluppi d'aria..mi fischia
un orecchio..una luce strana.

…manca un kilometro a Rovigo ho visto un cartello che mostra destra
Ferrara, sinistra Padova e dritto Rovigo. C'è pure il cartello con
scritto comune denuclearizzato e città della pace. Poco oltre hanno
messo pure un cartello pubblicitario della "irredentisti di Elvis
Presley è vivo e abita a Rovigo".

Sto per associare delle immagini 3D al pallino e alle righe della
cartina geografica.

Hic sunt leones per me, ma ancora per poco.

Vorrei piangere. Mi torna in mente la storia di Alessandro Magno
quando giunse in Pakistan e seduto sulla spiaggia mentre guardava il
mare Indiano si sentì terribilmente vuoto perché non aveva più nulla
da scoprire nel mondo.

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(aM 9.2008)

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